8° Corso di Ortopedia, Traumatologia
Salsomaggiore Terme 5-6 Novembre 2010

La Tecarterapia nel ginocchio doloroso

A.C Milan Settore giovanile

Servizio Sanitario

Resp. Dr Gianluca Melegati –Coord. Dr Alberto Calicchio

Patologie traumatiche del ginocchio in giovani calciatori di serie
– Incidenza
– Riabilitazione post- trauma.

178 calciatori di età compresa tra i 13 e i 18 aa Stagioni 08/09 e 09/10
– Inclusi nello studio 13 atleti
– 5 con lesione del LCA
– 3 lesione Menisco corno posteriore mediale
– 1 lesione Menisco corno anteriore laterale
– 1 frattura della rima corticale ossea dell’apice della rotula

Incidenza traumi chirurgici

Reclutamento

– Patogenesi : Traumi distorsivi sia per scontro diretto con avversario sia a palla lontana
– Dolore articolare
– Impotenza funzionale
– Versamento

Iter terapeutico post trauma

13 calciatori con traumi distorsivi/contusivi dell’articolazione del ginocchio
– Applicazione nelle prime 48 ore dello schema RICE (Rest Ice Compression Elevation)
– In terza giornata trattamento con Tecarterapia –
– Bendaggio articolare compressivo medicamentoso con creme a base di eparina e diclofenac sempre dopo ogni
singolo trattamento
– Deambulazione in scarico con bastoni canadasi
– In VIII° giornata completate per tutti le indagini strumentali.

Protocollo terapeutico con Tecarterapia

In terza giornata ogni atleta è stato sottoposta ad 1 seduta giornaliera di Tecarterapia per 8 giorni consecutivi della durata complessiva di 24 minuti.
12 minuti in modalità Capacitiva , 12 minuti in modalità resistiva
– Modalità Capacitiva: elettrodo isolato posto in prossimità dell’area di lesione a livelli energetici medio bassi
– Modalità resistiva : elettrodo non isolato a energia medio alta sempre perilesione
– Piastra di ritorno posizionata a livello del terzo distale della coscia
– M. Capacitiva : porta alla concantrazione di cariche nell’area sottostane l’elettrodo . Agisce prevalentemente nei tessuti molli. Effetto termico si realizza per attrito tra gli elementi ionizzati.
– M. Resistivo : è un movimento di cariche elettriche dall’elettrodo alla piastra attraversando i tessuti frapposti generando calore. Coinvolge prevalentemente i tessuti ad alta resistenza (ossa, Cartilagini , Tendini ecc).

Effetti della diatermia:

– Azione antalgica
– Azione antiflogosi
– Aumento del flusso circolatorio locale
– Aumento del metabolismo cellulare.

Modalità Capacitiva
– 12 minuti di trattamento perilesione a “ Massaggio “ a temperature medio basse tra 
– 100 watt (atermico) e 200 watt moderatamente termico
Riattivazione del microcircolo: vasodilatazione dei capillari e del microcircolo con incremento del flusso sanguigno ed aumento del consumo di ossigeno
Accellerazione del drenaggio linfatico
Effetto antalgico

Modalità Resistiva
– 12 minuti di trattamento perilesione a temperature medio alte senza mai superare la temperatura di sicurezza di 43°c ( a temperature più elevate la rete di capillari tende a rompersi)
– Vasodilatazione
– Effetto antalgico

Valutazione della sintomatologia dolorosa
– La sintomatologia dolorosa è stata quantificata mediante l’utilizzo della scala VAS (visual Analogical Scale). Valori compresi tra 0 – assenza di dolore e 10 max dolore
– La valutazione soggettiva è stata valutata all’inizio ed alla fine di ogni singolo trattamento.

Risultati
– La maggior parte degli atleti ha dichiarato una riduzione del sintomo dolore dopo ogni singolo trattamento p<0,01

In quarta giornata dall’inizio del trattamento con tecarterapia il 50% degli atleti riferiva assenza della sintomatologia dolorosa
A fine trattamento 80% degli atleti si presentava con assenza a riposo della sintomatologia dolorosa ed una sensibile riduzione del versamento periarticolare.

Conclusioni
– L’ obiettivo di questo studio è stato quello di valutare l’efficacia della diatermia (Capacitiva e Resistiva) in giovani calciatori con traumi maligni distorsivi dell’articolazione del ginocchio a partire dal terzo giorno dall’evento traumatico.

Dopo ogni singolo trattamento , tutti i giovani pazienti hanno riferito un miglioramento della sintomatologia dolorosa con
sensazione di benessere e “svuotamento“ a carico dell’area trattata , in 4° giornata 80% era totalmente asintomatico ed a fine trattamento tutti gli atleti erano stati sottoposti agli esami strumentali diagnostici.
L’esperienza, e i risultati ottenuti in termini di tempo nella risoluzione del quadro clinicosintomatologico ci confermano l’azione terapeutica della diatermia con effetti biologici specifici che si traducono nell’azione antalgica, antiflogosi con miglioramento del flusso ematico e del microcircolo e del drenaggio linfatico.
E’ certamente un valido supporto nella riabilitazione precoce in ambito sportivo associata allo schema RICE- al bendaggio compressivo con creme medicamentose a base di eparina – diclofenac .

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