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Tecarterapia

Apparecchi: come funzionano?

La tecarterapia è un tipo di terapia utilizzata in ambito fisioterapeutico, e quindi relativamente alla riabilitazione motoria.

Si rende utile per curare diverse patologie collegate a più zone del corpo e ha la particolarità di farlo, grazie ad appositi apparecchi per tecarterapia, servendosi dell’energia interna del corpo, tecnicamente conosciuta sotto forma di ioni.

I vantaggi

Tra i diversi strumenti che un fisioterapista può utilizzare per aiutare un paziente a riacquistare la propria mobilità, ci sono gli apparecchi per tecarterapia.

Questi si basano su delle scariche elettriche per attivare un processo che serve a velocizzare la riabilitazione e restituire un certo equilibrio nel corpo del paziente. Ciò che la differenzia da altre terapie è che questa si basa su una stimolazione interna, che permette al macchinario di entrare in contatto con le cariche elettriche naturali dei tessuti, o ioni, stimolandole e spingendo l’organismo a un recupero più rapido.

In particolare, la tecarterapia spinge a una migliore circolazione sanguigna e ad aumentare la soglia del dolore del paziente,innalzandone anche la temperatura corporea.

Questo garantisce i benefici che abbiamo precedentemente citato, rivelandosi una terapia particolarmente utile in caso di lesioni, infiammazioni, fratture, posture scorrette o traumi di diversa natura. Inoltre, non è incentrata su una singola zona del corpo, ma può intervenire nel caso di patologie che riguardano mani, spalle, caviglie,ginocchia, colonna vertebrale e anca.

Questa terapia, pur portando diversi vantaggi anche se adoperata singolarmente, mostra reali benefici se accompagnata a un programma di recupero completo, nel quale sono presenti diversi esercizi, da stabilire in presenza di un fisioterapista esperto. Inoltre, nonostante sia, in generale,consigliata per pazienti con caratteristiche molto diverse fra loro, gli apparecchi per tecarterapia presentano delle controindicazioni in caso di donne in stato interessante e persone con pacemaker e altri dispositivi elettronici.

Indiba

Tra i diversi strumenti che un fisioterapista può utilizzare per aiutare un paziente a riacquistare la propria mobilità, ci sono gli apparecchi per tecarterapia.

Questi si basano su delle scariche elettriche per attivare un processo che serve a velocizzare la riabilitazione e restituire un certo equilibrio nel corpo del paziente. Ciò che la differenzia da altre terapie è che questa si basa su una stimolazione interna, che permette al macchinario di entrare in contatto con le cariche elettriche naturali dei tessuti, o ioni, stimolandole e spingendo l’organismo a un recupero più rapido.

In particolare, la tecarterapia spinge a una migliore circolazione sanguigna e ad aumentare la soglia del dolore del paziente, innalzandone anche la temperatura corporea.

Questo garantisce i benefici che abbiamo precedentemente citato, rivelandosi una terapia particolarmente utile in caso di lesioni, infiammazioni, fratture, posture scorrette o traumi di diversa natura. Inoltre, non è incentrata su una singola zona del corpo, ma può intervenire nel caso di patologie che riguardano mani, spalle, caviglie, ginocchia, colonna vertebrale e anca.

Questa terapia, pur portando diversi vantaggi anche se adoperata singolarmente, mostra reali benefici se accompagnata a un programma di recupero completo, nel quale sono presenti diversi esercizi, da stabilire in presenza di un fisioterapista esperto. Inoltre, nonostante sia, in generale, consigliata per pazienti con caratteristiche molto diverse fra loro, gli apparecchi per tecarterapia presentano delle controindicazioni in caso di donne in stato interessante e persone con pacemaker e altri dispositivi elettronici.